CRONACA DI UNA REGATA

Ospiti della infrastruttura aeroportuale situata presso il Lago di Bracciano nel territorio dell’omino comune. Immersi in un alone di storia, che non ci siamo lasciati scappare, grazie anche ai ritardi dell’organizzazione e di alcuni regatanti. Abbiamo impiegato l’attesa visitando il museo, in un bagno di storia non solo di aeroplani. Da Francesco Baracca a Dannunzio, De Pinedo, Nobile, passando per nomi e fatti  leggendari. L’aeroporto venne inaugurato nel 1908 e risulta essere il più antico in Italia e fu anche il primo centro meteorologico. Qui prese il volo il primo dirigibile del Servizio Aeronautico, e qui nacque la prima compagnia area il 28 ottobre 1934, giorno del XII anniversario della Marcia su Roma,  costituita, per volontà politica del regime fascista, l’Ala Littoria, il cui nome venne suggerito da Benito Mussolini.  Fu la prima compagnia aerea di linea italiana di proprietà statale ed effettuava, come era consuetudine nel periodo, servizi di trasporto passeggeri e servizi postali.

Ma veniamo alla gara, per la quale siamo venuti. Alla fine della regata degli allievi, dopo discussioni varie su quale barca ci fosse assegnata, quella estratta a sorte era danneggiata, finalmente si gareggia. Tempo quasi clemente fino ad allora diventa minaccioso. Grosse nubi nere incombono  sul lago, il vento in aumento. Partenza !. Partenza? Ma quale partenza. Non si vedono bene le segnalazione ne si sente il suono della tromba. Comunque per evitare contestazioni rientriamo e ripartiamo, ovviamente malissimo, in ritardo rispetto agli altri equipaggi, siamo ultimi. Per rimediare seguiamo una rotta diversa rispetto alle altre imbarcazioni, che ci premia. Recuperiamo alla grande, giriamo per prima la boa di bolina. Ma c’è qualcosa che non va, forse il nostro poco affiatamento. Siamo secondi, tentiamo di recuperare, ma viene giù tutto il possibile: acqua mista con grandine, sventagliate di vento, una di queste ci prende di sprovvista, scuffiamo. Non solo un bagno di storia, ma anche una doccia con relativo bagno nelle acque di Bracciano. Non ci facciamo mancare nulla. Tentiamo di riprendere la gara ma non riusciamo. Siamo  completamente zuppi ma  desiderosi di rifarci nella seconda regata. Smette di piovere, riprende leggermente ma, ai noi, l’Organizzazione decidere di finire così. Potevamo smettere prima, quando era necessario, ma non c’è più nulla da fare. Peccato, sicuramente il prossimo anno andrà meglio, però porteremo il costume da bagno.